questo è il testo di presenrazione della mostra sul libro d'artista tenutasi presso la tipografia Grifani Donati nel 2006

 

 

Il libro d’artista.

Con l’espressione “libro d’artista” si è cercato di distinguere tutta una serie di opere in cui molti artisti, dalla seconda metà dell’’800 in poi, proseguendo fino ad oggi, si sono cimentati.

L’unica cosa che queste opere hanno in comune fra loro è la forma-libro, ma la sensibilità di ogni singolo artista si è espressa con esiti spesso totalmente diversi l’una dall’altra. La volontà di sperimentazione ha fatto sì che ognuno interpretasse a modo suo il mondo libro, creando oggetti che per loro natura possono stare tra le mani, ma che rappresentano un unicum. Sono nati così i libri illustrati da artisti, i livres des peintres, i libri-oggetto e i libri d’artista precipuamente detti. Se anticamente la necessità di illustrare libri era data soprattutto da esigenze didascaliche o morali, illustrando libri  religiosi o letterari, con la nascita dell’arte contemporanea gli artisti hanno talvolta reinventato il modo stesso di concepire il libro.

Il libro d’artista nasce spesso dalla collaborazione tra un tipografo, uno scrittore e un pittore. Occorrono quindi più competenze specifiche, e talvolta la sfida sta anche nel superare quello che la consuetudine del fare ha cristallizzato nel tempo come prassi, ma che un modo nuovo di concepire il libro può o deve superare. Non necessariamente le immagini sono legate al testo o viceversa, ma convivono insieme in una forma che le lega e le rende necessariamente una cosa sola. Chi prende tra le mani un libro d’artista partecipa della creazione in quanto diventa soggetto attivo e non passivo dell’opera. Non è lo stesso che vedere un’opera d’arte in una galleria o un museo. Ebbi modo di organizzare nel 2004 nel corso della IV edizione della mostra nazionale del libro e della stampa antichi proprio in questi locali una mostra dei libri d’artista di Nuvolo, ed è perciò con grande piacere che scrivo queste note per celebrare una nuova mostra che vede affiancate oltre ad opere di Nuvolo opere di altri maestri di quest’arte che provengono da una terra a noi vicina e particolarmente cara per trascorsi e storia comune: la Terra di Urbino. Questi artisti hanno trovato in Urbino una nuova rinascenza che riprende le mosse da quella più famosa, dove alla corte del Duca si incontravano pittori e musicisti, poeti e letterati, matematici e astronomi, scultori e alchimisti. Si apre così una porta che conduce ad un museo vivo dove la modernità si innesta sul tronco della tradizione portando frutti nuovi che faranno assaporare a chi saprà coglierli una inedita sensazione.

Marco Baldicchi

 Login